Dopo circa quaranta anni d’impiego, ad affermarsi sono state le protesi con l'involucro esterno in silicone. Se questo è sostituibile, ad oggi, con altri materiali, il riempimento è sempre in gel di silicone e non trova materiali alternativi.
Una delle possibili sostitute è la protesi nanotesturizzata, realizzata in materiale hi-tech. Questo la rende più sicura, sia perché essendo liscia al tatto risulta meno irritante, sia perché si adatta alla forma del corpo, sia perché ha al suo interno un microchip che la rende tracciabile dall'esterno.
In secondo luogo c'è la protesi al poliuretano che, pur avendo un maggiore costo ed essendo più difficile da applicare, elimina quasi del tutto il rischio di indurimento della mammella e quello del cambiamento di forma causato dalla sua rotazione.
Infine, un'alternativa naturale viene proposta con il lipofilling, ovvero il trapianto di grasso. Questo però non è accessibile a chiunque, dal momento che richiede una certa quantità di grasso corporeo per essere eseguito.
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