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IN CONCLUSIONE

Giunta al termine di questo blog non mi resta che tirare le somme.

Il seno artificiale è un argomento ormai conosciuto da tutti, introdotto nell'immaginario collettivo soprattutto dai media, che spesso ne promuovono il lato negativo. Ma ho cercato di analizzarlo in modo oggettivo ed imparziale, concentrandomi davvero su cosa significhi questa pratica.

Si parla di artificiale quando ci si riferisce a un oggetto che sia in grado di sostituire un elemento naturale già esistente, sia per migliorarne le prestazioni, sia per esportarlo in luoghi in cui ve n'è mancanza.

In questo caso il seno artificiale è posto a sostituzione di quello naturale, ma non di tutto l'apparato bensì solo della porzione di grasso che sta al suo interno, ovvero quella che ne determina le dimensioni. Perciò non si ha una vera e propria sostituzione ma un'aggiunta, un metodo per sostituire il "riempimento" di cui le donne che si considerano meno dotate sono prive. 
Si parla di sostituzione totale solo nel caso in cui questa operazione sia eseguita su soggetti che hanno subìto una rimozione del seno dovuta molto spesso ad un tumore.

Perciò, quando si parla di seno artificiale, non si fa riferimento ad un intero sistema funzionante, ma solo all'inserimento di protesi mammarie mediante un'operazione chirurgica. 
Le protesi mammarie sono quindi ciò che di fatto rappresenta il seno artificiale: esse sono dei cuscinetti per lo più in silicone riempiti di gel in silicone, dalla forma anatomica e dall'enorme resistenza a compressione. 
La fabbricazione di queste protesi avviene in laboratorio e prevede non solo la costruzione dell'involucro esterno e del suo riempimento, ma anche tutti i successivi trattamenti superficiali necessari a renderla meno liscia e gli interventi esterni per sterilizzarla. 

Il mercato del seno artificiale continua a crescere, a partire dal 1962 ad oggi si sono visti aumenti considerevoli delle operazioni in tutti i Paesi, le protesi sono sempre più accurate per evitare un rigetto o una rottura, gli interventi sempre meno invasivi. 

I primi protagonisti di questo fenomeno sono, come si è visto, i due chirurghi Gerow e Cronin e ovviamente la signora Lindsay, che sono letteralmente passati alla storia per aver scoperto un procedimento che da lì a poco avrebbe preso piede in tutto il mondo.

Perciò, quando si parla di seno artificiale, non ci si riferisce solo ad un oggetto in sé, ma anche ad un passato ricco di scoperte mediche e chimiche, ad uno studio accurato in ogni minimo particolare e soprattutto ad un enorme quantitativo di protagoniste che sono andate incontro all'"imposizione" di accettarsi per come sono ed hanno voluto ricorrere alla chirurgia per piacersi di più.

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ENGLISH GLOSSARY

Breast ( /brɛst/ )  Noun. a. E ither of the two soft, protruding organs on the upper front of a woman's body which secrete milk after childbirth. b.  A person's chest, especially when regarded as the seat of the emotions. Artificial  ( /ɑːtɪˈfɪʃ(ə)l/ )  Made or produced by human beings rather than occurring naturally, especially as a copy of something natural. Plastic surgery   ( /ˈplastik ˈsərj(ə)rē/ )  The process of reconstructing or repairing parts of the body by the transfer of tissue, either in the treatment of injury or for cosmetic reasons. Breast augmentation Artificial enlargement of the breasts.  Breast  augmentation may be done by insertion of a silicone bag (prosthesis) under the breast (submammary) or under the breast and chest muscle (subpectoral), after which the bag is filled with saline solution. This prosthesis expands the breast area to give the appearance of a fuller breast (increased cup size).

LE FORME ESPRESSIVE

Fin'ora si è parlato sono in termini tecnici e scientifici, ma non vogliamo di certo trascurare l'aspetto letterario. Importante esempio di come un seno rifatto può far parte della narrazione è il libro diviso in fumetti " My beautiful Mommy ", ideato da un dottore della Florida che ha cercato un modo semplice per spiegare ai bambini piccoli i risultati della chirurgia estetica. Di seguito l'articolo de La Stampa dedicato: Di seguto il link:  http://www.lastampa.it/2008/08/05/societa/aiuto-mi-si-rifatta-la-mamma-T0xlGLpRThUSogHFHxra8I/pagina.html

I RISCHI

La mastoplastica additiva è un intervento abbastanza sicuro, ma come tutte le pratiche chirurgiche ci sono rischi generici e specifici per l'intervento. Il problema principale è la contrattura capsulare , ovvero la capsula che si forma intorno alla protesi inizia a stringere l'impianto, per cui la mammella si indurisce. Il trattamento è vario e può richiedere la rimozione od incisione del tessuto peri-protesico o talora la rimozione e la sostituzione della protesi. Una piccola percentuale di pazienti può sviluppare una infezione peri-protesica , che solitamente si evidenzia dopo una settimana dall'intervento. Può accadere che si sia costretti a rimuovere la protesi anche dopo qualche mese e a sostituirla con una nuova. Raramente può accadere che l'involucro della protesi si rompa per cause imprecisate e molto raramente il paziente se ne accorge spontaneamente. Normalmente la diagnosi avviene durante la esecuzione di una ecografia o di una mammografia; solo raramente